il merlo oggi è più curioso e cerca lontano dal nido

la nostra city

La storia è adesso



I cambiamenti profetici del 2012 stanno mettendo in movimento le sorti mondiali. Nel terzo millennio la globalizzazione, la grande crisi economica dell’occidente e le sue bolle finanziarie, gli atti terroristici e il sommovimento dell’oriente, con l’Africa che in subbuglio si ribella e prova a scrollarsi via gli opprimenti regimi...

La storia siamo noi. La storia siamo noi, adesso.

La stiamo scrivendo anche noi, esserini quieti quieti su una piccola pianura d’un grande mappamondo.

Anche Mariana cambia pelle.

Dopo la fame e la povertà delle grandi guerre mondiali, che determina lo spopolamento delle campagne, negli anni 90’ l’amministrazione prova a cogliere la grande occasione per risorgere, e decide di ospitare coraggiosamente - unico comune, osteggiato dai paesi limitrofi - una discarica, che le avrebbe consentito di ricevere congrui incentivi finanziari. La scuola e altre istituzioni si salvano. Il Comune riparte e ingrana la marcia.

La collina di immondizia viene collocata presso Cascina Olla nel 1996, isolata alla base da un elevato strato argilloso naturale. Negli anni viene ampliata ed estesa ad un nuovo lotto. Questa collina continua la sua crescita sino al 2011, giungendo quasi all’esaurimento dello spazio a disposizione. Ma la Provincia necessita di nuovo posto. Per bypassare il vincolo ambientale e territoriale imposto dal comune, nel 2010 Mantova Ambiente, di concerto con la Provincia, decide di proporre un progetto di ampliamento in altezza, riempiendo il vallone tra i due lotti, senza consumare nuovo suolo. Il 2011 vede la presentazione ufficiale del progetto di una collina che si innalzerà progressivamente di ca. 30 m dal piano campagna, sino al 2040. L’altezza surclasserà di gran lunga la torre civica. Fra la popolazione marianese e quella dei paesi limitrofi serpeggiano polemiche e malumori, tuttavia appare chiaro che il comune di Mariana non possiede alcun potere politico efficace per ostacolare il progetto contro Provincia e Regione.

Si prospetta un futuro nel quale la discarica di Mariana dovrebbe rimanere una delle ultime sul territorio della provincia, che oramai si converte sempre di più alla produzione zero di rifiuti, incentivando ulteriormente la raccolta differenziata. Nel 2012 Mariana stessa aderirà al sistema di raccolta differenziata porta a porta, oramai in atto presso una quarantina di comuni della provincia.

Il Paesaggio collinare non è l’unica novità.

Il 2010 e 2011 sono decisivi per creare nuove panoramiche e scorci visivi nel centro abitato.

In quegli anni il plesso scolastico è completato (allargamento mensa, scuola materna e servizio nido); la lottizzazione e relativa costruzione di nuovi edifici è approvata nel nuovo PGT e prosegue attorno alla zona La Rocca, che nel frattempo ha visto la nascita di un vero e proprio polo sportivo con Bocciodromo “polivalente” e campetti adiacenti. I magazzini comunali ospitano i carri carnevaleschi ed incentivano il ritrovarsi collettivo lungo le strade delle sfilate di metà quaresima. Il Tartaro-Fabbrezza è rimesso in sesto, “ringhierato” e trasformato in bella passeggiata “lungo fosso” con ciclabile/pedonabile e filari di alberi e vegetazione. Idilliaco il panorama lungo le corti che ospitano animali e cavalli.

Nel 2011 i lavori per una nuova circonvallazione sono in atto e parte del vecchio mulino cadrà. Ci si appresta inoltre a spostare lo storico monumento dei Caduti dall’ex-cimitero a piazzetta Fario, di fronte alle scuole.

Nonostante le critiche dell’opposizione l’amministrazione in carica prosegue indefessa il suo programma lavori e rifà il trucco all’intera cittadina.

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Diamo a Marilius ciò che è di Marilius

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ORIGINI:


Molto prima dell’avvento dei blog, si legge di un certo Caio Marius o Marilius che avrebbe niente popò di meno che fondato il nostro bel comune. Ma chi era costui? Visto il nome e la somiglianza il nostro blogger attuale deve essere sicuramente un suo discendente: potremmo chiedere direttamente a lui di parlarci del suo tris-tris-tris-trisavolo!

La storia ci dice che il console romano Caio Mario sconfisse e bloccò l’avanzata dei Teutoni ad Aquae Sextiae nel 102 a.C. e quella dei Cimbri ai Campi Raudii, nel 101 a.C. La collocazione di questi Campi Raudii, in effetti, è controversa, e va dall’attuale città di Vercelli ad una zona non ben precisata collocata fra Ferrara e Rovigo, nei pressi del corso dell’Adige. Possibile che qualche diramazione di accampamenti e fortificazioni sia stata collocata proprio a Mariana? E Perché no?
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1725-29 battaglia ai Campi Raudii 
Giovanni Battista Tiepolo

Il Tassoni, pare fare un po’ di chiarezza, facendo derivare il nome Mareliana/Mariana, citata in documenti risalenti all’XI e al XII secolo, da mar(r)a ‘detrito morenico’. Ciò nonostante, lo studioso non esclude la derivazione del nome dell’abitante Marianus da Marius, a testimoniare la diffusione della gente Mària, ovvero discendente della famiglia dei Marii. Lo stesso studioso ci concede anche il “vezzo ingenuo” di ritenere che il nome possa ispirarsi proprio a quel Caio Mario vincitore dei Cimbri, che, secondo tradizione, in questo luogo avrebbe fatto costruire un castello, chiamato, per l’appunto: “Mariano”.

Anche se non sono state trovate tracce di Mario, pare che l’origine romana sia attestata da un pavimento a mosaico di una villa imperiale, ora disperso. Il territorio di Mariana sarebbe stato dunque zona di conquista romana, suddiviso e distribuito ai militari come paga e ricompensa nel corso della romanizzazione della pianura padana.

Insomma, siamo ora debitori dei legami alla grande civiltà romana proprio a questo vittorioso console, nonché esimio blogger marianese
I tempi cambiano, ci si deve pure adeguare!.

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Fonti:
- G. Tassoni - Toponomastica Mantovana
- L. Zoppè - Itinerari Gonzagheschi


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Diamo i numeri


Nei primi decenni del Novecento Mariana, nonostante i frequenti problemi di carattere economico e finanziario che un piccolo centro agricolo deve affrontare, si dota della pesa pubblica, di un pozzo tubolare per l’acqua potabile e di un abbeveratoio pubblico per animali collocato presso il mulino1.
Nel 1905 vi è il primo impianto a gas acetilene per l’illuminazione, inutilizzato sino al 1920 e riattivato nel 1921, in consorziato con Piubega e Redondesco, grazie ad uno stanziamento di 1500 lire in bilancio comunale. Da quella data in poi compaiono in qualche casa le prime lampadine.



Dal 1903 al 1923 si avvia la costruzione del Palazzo Comunale e la sistemazione delle scuole “lasciate in deplorevole stato”. Il finanziamento statale tanto sperato viene a mancare e il sindaco fa abbattere e vendere i filari di alberi lungo le strade comunali per ricavarne delle entrate; viene deliberata la demolizione della ghiacciaia per ricavarne pietre e tegole; viene messa all’asta la casa cooperativa in piazza Fario. Nel 1923 sorge il nuovo palazzo con uffici e due aule scolastiche nuove. Accanto un ampio salone per l’asilo infantile.
Dal 1923 al 1931, in più riprese, le fosse attorno al castello vengono riempite per ricavarne un piazzale di fronte al palazzo comunale e per allargare le strade e i viali del comune stesso.

I primi decenni del Novecento vedono una popolazione spesso povera, vivere in condizioni di precarietà, soprattutto nei lunghi periodi stagionali di mancanza di lavoro. I prezzi aumentano e vi è crisi. E’ periodo di guerra.
Don Bodini istituisce le cucine economiche  per i poveri, presso una stanza della canonica. I comitati di soccorso aiutano, coordinano e presiedono la raccolta di offerte per i bisognosi.


Nel 1920 sorge il monumento ai Caduti sul piazzale antistante il muro di cinta della canonica con incisi i nomi dei morti in battaglia. Questo era il luogo dove stava, un tempo il cimitero.




Nel 1925 viene installato il nuovo campanone sulla torre. I suoi otto quintali di bronzo verranno sacrificati più tardi, durante la seconda guerra mondiale, quando alla popolazione fu chiesto di sacrificare l’oro e il bronzo alla patria.
Negli anni Venti si riapre anche la Chiesa dei Disciplini, da tempo in abbandono, come sala riunioni, teatro e feste di paese. Viene dotata di un impianto di illuminazione e si provvede ad ampliarne gli spazi per costruire un palcoscenico stabile. Anche i drappi della chiesa entrano a far parte della scenografia.
Con Giuseppina Bodini e le sorelle si consolidano anche altre iniziative: una scuola lavoro per ragazze, una biblioteca, riunioni di varie associazioni, preparazioni di feste e spettacoli.

Dopo la fine della seconda Guerra Mondiale... sappiamo che tutto, lentamente, si riassesta.
Gli introiti comunali sono di gran lunga aumentati e la maggior parte delle iniziative avviate si consolidano.
Addirittura si costruiscono nuove case e strade (ci sono già 249 abitazioni !)2.

Sapete che negli ultimi anni la popolazione a Mariana è tornata a crescere (da 594, nel 2001) fino a ca. 710 persone (nel 2009)? Noi maschietti, però siamo solo al 46% mentre le femminucce, al 54%!

Siamo una popolazione piuttosto giovane, con il 30% nella fascia di età fra gli 0/29 anni, rispetto al 19% in quella oltre i 65 anni. Ciò non significa che gli anziani non vivano a lungo, anzi, il tasso di mortalità è in calo, negli ultimi anni, di circa l’1%. Parimenti, nel contempo, è aumentato il tasso di natalità dell’1%.

Oggi, Il livello della condizione socio-economica della popolazione residente è stimato come “medio”, ovvero ci avviciniamo alle fatidiche 1000 € al mese di reddito mensile procapite. Certo, le medie matematiche sono sempre un po' fredde e approssimative, ma ci regalano una fotografia d’insieme piuttosto esauriente, e tutto sommato, incoraggiante, grazie a Dio.


L’economia di Mariana rimane ancora prevalentemente agricola, con più di un centinaio di addetti. Segue di pari grado l’attività artigianale e commerciale, con circa una trentina di addetti a testa. L’industria è quasi assente, con una sola azienda tessile e una decina di occupati.


il merlo


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1 - Per questa notizia e successive: Per Nuovi Sentieri - i rintocchi della memoria di Lodovico Morandi e Nazzareno Monizza

2 - Per questa notizia e successive: www.comuni-italiani.it ; www.comune.mariana.mn.it